Via degli Inventori 3/A - Modena
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Italia
Compagnia delle Mo.Re.
LIBRETTO DIGITALE
LO STAFF CREATIVO
IL CAST E L'ORCHESTRA
Chi si è occupato della messa in scena di Smoking Men? Vieni a scoprirlo!
Viene a conoscere i nostri fantastici interpreti e musicisti!
LO SHOW MUSICALE DEI RUGGENTI ANNI 20'
La Compagnia delle Mo.Re.
Dopo il successo degli anni passati con Grease - Il Musical e Footloose - Il Musical, ci siamo trovati davanti a un bivio, continuare a portare in scena grandi titoli, o cavalcare l'onda e provare a portare in scena un prodotto originale. Alla fine abbiamo deciso di rischiare, dicendo tra noi "se non ora, quando?". Eravamo consapevoli di dover creare un prodotto che fosse all'altezza delle produzioni precedenti e delle aspettative del nostro pubblico, e che sarebbe stata un'altra grande impresa, forse più impegnativa del solito, che avrebbe richiesto molto tempo e sudore da parte di tutti. Ci siamo chiesti se fossimo pronti a buttarci in questa nuova avventura e alla fine ci siamo detti:
"Cercare sempre di migliorarci e allestire spettacoli al massimo delle capacità è la nostra filosofia, è il frutto della nostra passione e motivo d'orgoglio"
Quindi eccoci qua, con questa nuova produzione e speriamo (ma sarete voi a giudicarci) con il nostro prossimo grande successo: Smoking Men - Lo Show Musicale dei Ruggenti Anni 20'
Footloose - Il Musical presso Teatro Michelangelo
Trama
1923 - Le gang di criminali White Ruins e Black Ties, che dominano le periferie di Chicago, sono da sempre in conflitto per l’egemonia nel commercio di alcool e droga. Quando i primi decidono di espandere il loro territorio di influenza, invadendo quello dei loro rivali e attirando l’attenzione della polizia, i Black Ties escogitano un piano per annientarli. Dapprima, provano ad incastrare il capo degli Whites, Nale Imric, trascinandolo in tribunale con l’accusa di violenza ai danni di una giovane ragazza di nome Billie Jean, la quale in realtà è stata corrotta dai Black Ties per testimoniare il falso. Il loro tentativo fallisce grazie all’intervento dei compagni di Nale, che, interrogati, mettono in evidenza l’infondatezza dell’accusa. Nale viene rilasciato, tuttavia, noncurante degli avvertimenti della polizia e della moglie Annie, festeggia insieme alla sua gang, concedendosi ad alcool e droghe nel territorio nemico ed apostrofa Victor King, capo dei Blacks, con parole di scherno. L’eccessiva rabbia accumulata dai Blacks troverà sfogo solo nell’uccisione della moglie di Nale, Annie, con lo scopo di far perdere la ragione a Nale, a suo figlio e all’intera gang, in modo tale da far fare loro un passo falso. Il diabolico piano dei Blacks questa volta va a buon fine: Nale, accecato dalla rabbia, si reca alla base dei Blacks per avere la sua vendetta ma mentre tenta di uccidere Victor, viene arrestato dalla polizia, chiamata dai Blacks stessi. Victor e i suoi credono di avere sconfitto definitivamente gli Whites, ma il figlio di Nale, Aaron, prende il posto del padre e vuole portare a termine la sua vendetta. Vi è dunque un ultimo scontro nel quale muoiono sia Aaron che Victor, uccidendosi a vicenda. Gli Whites e i Blacks, ormai esasperati dal continuo spargersi di sangue, decidono di interrompere questa catena di morte. Il musical si conclude con Nale in carcere, che informato della morte del figlio, affranto dal dolore e dalla disperazione del sentirsi responsabile della distruzione della sua famiglia, decide di abbandonare per sempre la vita criminale.
L’idea alla base di “Smoking Men” risiede nelle musiche; nel 2018, ascoltando i più grandi successi di Michael Jackson, ho pensato che le storie raccontate nei singoli brani, potessero in realtà essere collegate. Anche se il progetto era solo un abbozzo, lo trovai intrigante e decisi di svilupparlo. A quel punto, l’immaginazione prese il sopravvento. Ai brani del Re del Pop si aggiunsero altri celebri brani degli anni 80, che andarono ad arrichire la storia. I testi, i videoclip delle canzoni e i look di attori e ballerini presenti in essi, furono d’ispirazione per lo sviluppo della trama e la scelta del periodo storico: il Proibizionismo americano. Grazie ad alcune ricerche e ispirandomi a diversi film che trattano di quegli anni, come “The Untouchables - Gli intoccabili” di Brian De Palma e “C’era una volta in America” di Sergio Leone, la storia che avevo in testa iniziò a prendere forma. Sono nati poi i primi personaggi, come Billie Jean dell’omonima canzone o Annie di Smooth Criminal. Altri invece hanno preso vita dalla fantasia, sviluppando una loro identità solo con il tempo. Hanno fatto la loro comparsa i capi delle due gang rivali: Nale Imric (anagramma di criminale), capo degli White Ruins, e Victor King, al comando dei Black Ties. Ma è stato nella creazione dei membri delle bande che la fantasia ha avuto più ampio respiro; i Blacks devono i loro soprannomi ai pezzi degli scacchi, come se la loro identità fosse già stata assorbita dal loro leader, King, o ad armi da fuoco, mentre la perla degli Whites è una buffa coppia di italo-americane che. In una Chicago devastata dal crimine e dallo scontro tra le gang rivali, lo scenario è arricchito dalla presenza di un gruppo di prostitute, fra le quali spicca Billie Jean, che lavorano per Leila, signora che gestisce la prostituzione delle ragazze e lo “Speakeasy” dove spesso si radunano anche gli Whites. A rendere ancora più variegata l’ambientazione in cui la storia prende vita, è un gruppo di tre giornaliste, che riferiscono in maniera diretta al pubblico, ciò che sta avvenendo nella città.
Luca Angellozzi - Regista e Sceneggiatore
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